Dal diabete mellito (o diabete di tipo 2) all’incontinenza

Dal diabete mellito (o diabete di tipo 2) all’incontinenza

Molto spesso chi ha il diabete “di tipo 2”, più noto con il nome di diabete mellito, soffre anche di incontinenza urinaria. Perché?

L’accoppiata è tutt’altro che casuale, al punto che il modo migliore per spiegare il legame tra le due cose è affidarsi all’etimologia della parola “mellito”, ossia “dolce come il miele”.

E’ così, infatti, che si presenta (al gusto, visto che i test più antichi si basavano anche sull’assaggiol’urina delle persone che soffrono di diabete “di tipo 2”, in quanto è ricca di zuccheri.

Questo perché – a causa del diabete – l’insulina presente nell’organismo non è in grado di svolgere quello che è il suo ruolo, ossia la regolazione della presenza di zucchero nel sangue – e, di conseguenza, anche nelle urine.

Purtroppo questo zucchero è anche un ottimo alimento per i batteri, che nelle urine più dolci trovano un ambiente molto adatto per moltiplicarsi e proliferare.

I batteri hanno dunque gioco facile a colonizzare la vescica delle persone che soffrono di diabete mellito, specialmente se questa è parzialmente ostruita (per esempio per via di una sclerosi del collo vescicale o a causa di una ipertrofia prostatica) e quindi non viene svuotata completamente.

La proliferazione dei batteri nella vescica può provocare un’infezione, che spesso causa un’irritazione ed è all’origine di episodi di incontinenza da urgenza.

Il problema riguarda specialmente gli uomini, ma anche le donne non ne sono esenti: si calcola anzi che quelle che soffrono di diabete mellito corrono un rischio da 0,5 e fino a 2 volte più alto rispetto alle altre di sviluppare l’incontinenza urinaria.

Spesso poi il diabete è anche all’origine della neuropatia periferica, una patologia che colpisce il sistema nervoso compromettendo il passaggio degli impulsi tra il cervello e i diversi organi.

A causa della neuropatia periferica, il cervello non riesce a riconoscere la vescica piena; la mancanza di stimolo a urinare fa sì che la persona vada a fare pipì solo una o due volte al giorno – mentre, di norma, si dovrebbe avere lo stimolo almeno 4 volte nell’arco delle 24 ore.

L’accumulo di urina nella vescica, come abbiamo già visto, crea un terreno fertile per i batteri e la loro proliferazione, e la conseguenza di tutto questo può essere l’insorgere dell’incontinenza da urgenza.

La neuropatia periferica può anche avere un altro tipo di conseguenza: la persona riesce a riconoscere correttamente lo stimolo a urinare, ma il sistema nervoso non è in grado di contrarre la vescica quanto serve per la completa espulsione dell’urina. Anche in questo caso, la conseguenza è la possibile comparsa di episodi di incontinenza.

Alcuni “campanelli d’allarme” possono mettere in guardia rispetto all’esistenza di condizioni di questo genere. Tra questi ci sono sicuramente la mancanza di stimolo a urinare almeno 4 volte al giorno, la difficoltà nell’urinare che si manifesta con la sensazione di non essere riusciti a svuotare completamente la vescica e l’insorgere con frequenza delle infezioni del basso tratto urinario.

Chi soffre di diabete mellito e rileva almeno una di queste “spie” nel suo quotidiano spesso viene invitato a sottoporsi ai test urodinamici (che abbiamo già visto in questo approfondimento) per verificare l’esistenza di situazioni di rischio in grado di portare a una forma di incontinenza urinaria che impatta sulla vita di tutti i giorni.

Questo è vero anche perché la degenerazione del diabete mellito nelle sue forme più impattanti porta, molto spesso, alla condizione della cosiddetta “vescica neurologica diabetica”.

Questa può essere di due tipi: ipocontrattile o ipercontrattile.

Nel primo caso, la persona perde sostanzialmente il controllo degli stimoli della vescica, ma anche la forza contrattile di quest’ultima si riduce; la conseguenza, in genere, è un’infezione che sfocia nell’incontinenza da rigurgito, oppure in quella da urgenza.

Quando la vescica neurologica diabetica è ipercontrattile, invece, il numero elevato delle contrazioni dei muscoli che regolano l’espulsione dell’urina porta ad avvertire lo stimolo a urinare con molta frequenza, e si traduce in episodi di incontinenza da urgenza.

Il legame tra diabete mellito e incontinenza urinaria, insomma, non solo esiste ma è più stretto di quanto si possa immaginare. Per questo è importante prestare attenzione ai sintomi quando cominciano a manifestarsi, in modo da intraprendere un percorso di cura in grado di arginare il problema limitandone al minimo le conseguenze.

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